Potenziare l’informazione di prossimità al cittadino:

Ministero della Salute, CNT e ANCI uniti per un obiettivo “in comune”

Massimo Cardillo

Direttore del Centro Nazionale Trapianti, Roma.

Pervenuto il 24 giugno 2023.

Il 16 aprile si è celebrata la XXVI Giornata nazionale della donazione di organi e tessuti con l’obiettivo di sensibilizzare gli italiani a dichiarare esplicitamente il loro consenso al prelievo degli organi dopo la morte al momento del rilascio o rinnovo della carta di identità; un gesto che può dare una speranza ai circa 8mila pazienti che hanno bisogno di un trapianto.

Sono state centinaia le iniziative in tutta Italia e migliaia gli appelli promossi sui social dalle istituzioni, Ministero della Salute e dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI) in prima fila, dalle aziende ospedaliere e sanitarie, da tantissimi sindaci, personalità della cultura e dello spettacolo e dai volontari delle associazioni. A queste si è aggiunto un evento fortemente voluto dalla Direzione generale della comunicazione e dei rapporti europei e internazionali del Ministero della Salute: presso l’Auditorium di Lungotevere Ripa sono stati accolti, alla presenza del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, i rappresentanti della Rete trapiantologica, delle società scientifiche, dell’ordine dei medici e dell’ANCI. L’incontro è stata l’occasione per consolidare le relazioni istituzionali e ribadire l’importanza dell’azione sinergica di tutti gli operatori della sanità coinvolti a vario titolo nel processo di donazione e trapianto; a loro si aggiungono le realtà che in questo momento sono di maggiore prossimità rispetto ai cittadini italiani: i medici di medicina generale e i sindaci degli oltre 8000 comuni italiani.

Dal 2012, infatti, i Comuni italiani sono diventati punti di raccolta e registrazione delle dichiarazioni di volontà sulla donazione di organi e tessuti dei cittadini maggiorenni al momento del rilascio o del rinnovo della carta di identità. Questa modalità ha permesso di raggiungere, nel giro di pochi anni, molti più cittadini di quanto fosse stato possibile nei 20 anni precedenti. Inoltre, con l’introduzione della Carta d’identità elettronica (CIE), il numero di registrazioni di volontà nel Sistema informativo trapianti ha fatto un vero e proprio salto di qualità superando ampiamente i 2 milioni all’anno. La quasi totalità dei Comuni italiani si è attivata, e ad oggi sono stati raccolti più di 16 milioni di dichiarazioni. Tuttavia, all’incremento delle dichiarazioni di volontà rese si accompagna una costante, anche se lieve, crescita del tasso di opposizione (al 31 dicembre 2022, le opposizioni sono attestate ad un valore medio percentuale del 31,8, con una prevalenza nelle fasce più anziane della popolazione rispetto ai giovani, ed una ampia forchetta tra le Regioni). La nostra esperienza circa la sensibilizzazione e l’informazione in tema di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule ci dice che nel nostro Paese la propensione alla donazione – percepita come un gesto astratto e dal grande valore – è diffusa. Persistono, tuttavia, delle reticenze che se da un lato sono di natura antropologica e sociale – il pensiero della donazione degli organi è sempre associato alla propria morte e, spesso dunque, rifuggito – dall’altro riguardano anche la difficoltà di accesso alle modalità di registrazione della propria volontà o alla scarsa informazione sulle stesse. È ciò che accade quando un cittadino si reca al Comune per rinnovare la carta di identità: l’ufficio anagrafe è il luogo dove gli viene chiesto se vuole rilasciare la propria dichiarazione in tema di donazione di organi e tessuti e se tale dichiarazione sia un SI o un NO. Il cittadino può anche scegliere di non esprimersi e di rimandare ad un altro momento e ad un’altra sede tale decisione. Spesso il cittadino arriva totalmente impreparato a questo appuntamento che è invece cruciale per noi che ci occupiamo di donazione e trapianto tutti giorni e che abbiamo come faro e obiettivo poter salvare o curare più pazienti possibili in attesa.

In occasione della Giornata nazionale il Ministero e tutti gli intervenuti hanno preso l’impegno di potenziare l’informazione di prossimità al cittadino per fare in modo che possa giungere preparato e consapevole al momento in cui, in sede di rinnovo o rilascio della carta di identità, gli verrà chiesto di esprimersi. Per citare le parole del Ministro Schillaci: “Abbiamo bisogno di trovare forme nuove di comunicazione del valore del dono e di sviluppare sinergie e alleanze estese. Innanzitutto tra le diverse istituzioni, sanitarie e non, che concorrono all’organizzazione della rete di donazione e trapianto, in primis Ministero e Regioni, ma anche e oggi soprattutto i Comuni, che sono i luoghi di prossimità presso i quali i cittadini vengono raggiunti dalla richiesta di diventare donatori. In questo senso la collaborazione sempre più estesa con Anci per una ‘Salute in Comune’ diventa particolarmente decisiva. Ora faremo un altro passo avanti, implementando la comunicazione negli uffici anagrafe a livello di strumenti e materiali informativi. Ma sono strategiche anche le realtà scientifiche, la medicina territoriale, i medici di famiglia, le società degli specialisti, che possono aiutare le persone a cogliere quest’opportunità rispondendo alle domande e ai dubbi con autorevolezza e semplicità”.

Il Ministro, e io con lui, ha anche ringraziato il lavoro che i tanti volontari delle associazioni di settore svolgono regolarmente e quotidianamente al servizio della società tutta e dei pazienti che sono in lista di attesa. In particolare voglio ricordare l’Associazione Italiana Donatori di Organi (AIDO) che si è dotata, e di fatto ha dotato la Rete trapiantologica, di uno strumento importante: Digital AIDO, una app che permette di dichiarare il proprio SI alla donazione attraverso l’utilizzo dalla propria identità digitale (SPID e CIE). Il prossimo futuro ci vedrà inoltre impegnati a rendere sempre più semplice la possibilità per i cittadini di manifestare in vita la propria volontà: il Decreto del Ministero dell’Interno, emanato l’8 settembre 2022 e che definisce le modalità di impiego della CIE, all’articolo 19 prevede che “il cittadino maggiorenne ha la facoltà di indicare il proprio consenso, ovvero diniego, alla donazione di organi e tessuti in caso di morte anche attraverso il portale dell’identità del cittadino reso disponibile dal Ministero dell’Interno che, in tal caso, provvede all’invio del dato relativo alla donazione di organi e tessuti al Sistema informativo trapianti”. È importante però che il cittadino possa effettuare questa scelta in modo informato e consapevole, quindi il Centro Nazionale Trapianti (CNT) realizzerà un percorso guidato di informazioni da mettere a disposizione sul portale dell’identità del cittadino e consultabile prima di esprimere la propria dichiarazione di volontà.

Il sistema trapiantologico è una macchina complessa, affidata quotidianamente al lavoro di professionalità molto elevate. Un trapianto ha bisogno di un’equipe chirurgica all’altezza, di ospedali attrezzati, di strutture capaci di valutazioni cliniche approfondite e rapide, di un’organizzazione logistica impeccabile; ma, soprattutto e prima di ogni altra cosa, ha bisogno di una persona che metta a disposizione, con un sì, i propri organi dopo la morte e che affidi questo dono alla collettività. Alla rete sanitaria spetta il compito di farsi trovare ben organizzata per trasformare questa disponibilità in una reale donazione: a questo scopo, la piena applicazione nelle Regioni del Piano Nazionale della donazione è lo strumento indispensabile per il raggiungimento di questo obiettivo.

In questo numero potrete trovare alcune delle iniziative messe in atto dal CNT, dal Ministero della Salute e da ANCI per dare corpo e seguito a quanto dichiarato nel corso della celebrazione della Giornata nazionale, per informare e rendere consapevoli i cittadini, per dare concretezza all’auspicio che dire SI alla donazione diventi la scelta di ciascuno di noi.